A partire dal prossimo anno, i visitatori dello Stato di New York dovranno abituarsi a un soggiorno meno impattante sull'ambiente: il legislatore statale ha recentemente approvato una legge che vieta agli hotel di offrire piccole bottiglie di plastica per shampoo e balsamo, come riportato dal New York Times.
La nuova normativa entrerà in vigore il 1° gennaio 2025 e si applicherà solo agli hotel con 50 o più camere. Le strutture che non rispetteranno questa norma saranno multate di 250 dollari per la prima violazione e 500 dollari per le infrazioni successive. Questi fondi verranno destinati al Fondo per la Protezione Ambientale dello Stato. Sebbene i flaconcini di shampoo e balsamo fossero comodi per i turisti che potevano evitare di portare liquidi nel bagaglio a mano, la misura si è resa necessaria.
"New York è una città grande quanto molti paesi, quindi il suo ruolo è osservato con attenzione", ha dichiarato Steven Englebright, ex membro dell'assemblea statale e attuale legislatore della contea di Suffolk. Englebright aveva introdotto la proposta di legge nel 2019, mostrando l'ambizione caratteristica della città: "Quando facciamo qualcosa di importante, c'è la possibilità che venga considerato un modello per gli altri stati". Non è affatto da escludere che questa misura venga adottata in altre nazioni del globo, in un periodo in cui l'attenzione per la salvaguardia dell'ambiente è ai massimi storici.
New York vieta gli shampoo monouso negli hotel, ma non è l'unica
New York non è il primo stato a adottare una simile misura. Anche la California ha vietato le bottigliette di plastica negli hotel, mentre stati come Washington e Illinois hanno approvato normative simili. Altre giurisdizioni stanno considerando provvedimenti analoghi. Sebbene le bottigliette di plastica siano di piccole dimensioni, il loro impatto ambientale è significativo. Un portavoce della catena Marriott ha dichiarato al Times che passare a flaconi più grandi con dispenser a pompa eviterà che "circa 500 milioni di piccole bottiglie per prodotti da bagno finiscano ogni anno nelle discariche".
L'inquinamento da plastica rappresenta una sfida enorme per il nostro pianeta. La plastica è prodotta a partire dal petrolio, una risorsa non rinnovabile, e si stima che ogni anno tra 8 e 10 milioni di tonnellate metriche (circa 8,8-11,1 milioni di tonnellate) finiscano negli oceani, uccidendo un numero incalcolabile di animali marini. Questo materiale non si biodegrada, ma si frammenta in microplastiche che ormai si trovano in ogni angolo del mondo. Uno dei motivi principali di questo fenomeno è la convenienza economica per le aziende, che vedono nei prodotti monouso di plastica un modo semplice per massimizzare i profitti. Una soluzione possibile è penalizzare l'uso di questi materiali, rendendo meno conveniente la loro produzione.
Anche se le aziende a scopo di lucro potrebbero sostenere che il diritto al guadagno sia prioritario rispetto alla necessità di vivere in un mondo non soffocato dall'inquinamento plastico, queste nuove leggi sottolineano chiaramente che non è così.