Molte persone si rendono conto di un fenomeno curioso: sentono il bisogno di camminare avanti e indietro quando parlano al telefono. Sebbene possa sembrare un’abitudine priva di senso, la psicologia offre spiegazioni affascinanti e basate sulla scienza per questo comportamento comune.
La connessione tra mente e movimento
Il movimento corporeo è strettamente legato alla nostra attività mentale. Quando camminiamo durante una telefonata, il nostro cervello lavora per elaborare le informazioni e mantenere attive le connessioni neuronali. Questa abitudine è spesso una risposta naturale all'esigenza di stimolare il pensiero. Secondo uno studio della Stanford University, le persone tendono a pensare meglio quando si muovono. Il movimento stimola la creatività, aumenta la concentrazione e facilita l'elaborazione delle idee.
La psicologa della cognizione Maria Konnikova spiega che l'azione fisica di camminare mentre si parla può fungere da meccanismo per concentrare l'attenzione. Questo accade perché il movimento monotono e ripetitivo del camminare è meno impegnativo per il cervello rispetto ad altre attività, permettendo alla mente di concentrarsi più efficacemente sul contenuto della conversazione.
Camminare e gestione dello stress
Il bisogno di muoversi può anche essere legato a una risposta istintiva per la gestione dello stress. Parlare al telefono, specialmente in contesti formali o in situazioni emotive, può generare ansia o tensione. Camminare aiuta a scaricare l'energia in eccesso e ridurre i livelli di cortisolo, l'ormone dello stress. Il movimento, quindi, non solo calma la mente, ma aiuta a mantenere un controllo emotivo durante le conversazioni più impegnative.
Secondo la psicologa clinica Jennifer Sweeton, il movimento ripetitivo come camminare può fungere da valvola di sfogo per le emozioni represse. Camminare innesca anche il rilascio di endorfine, sostanze chimiche che migliorano l’umore e alleviano lo stress, creando un senso di benessere.
Memoria e apprendimento
Alcune persone riferiscono di camminare quando parlano al telefono perché sentono di pensare meglio o di ricordare meglio le informazioni. Questo comportamento è associato alla cosiddetta memoria motoria, una funzione che aiuta a conservare le informazioni grazie all'interazione tra il movimento fisico e l'elaborazione mentale. Ad esempio, gli studenti che camminano mentre studiano o parlano di un argomento riferiscono di ricordare più efficacemente il materiale.
Secondo una ricerca condotta dall'Università dell'Illinois, l'attività fisica può migliorare le funzioni cognitive e la memoria. Il semplice atto di camminare è sufficiente a migliorare la circolazione sanguigna e l'apporto di ossigeno al cervello, favorendo così un pensiero più lucido e una maggiore capacità di elaborazione.
Una risposta evolutiva
Alcuni esperti suggeriscono che la necessità di muoversi durante una conversazione potrebbe avere radici evolutive. Nella preistoria, l'uomo era abituato a comunicare in movimento, mentre cacciava o cercava cibo. La comunicazione, quindi, era spesso associata all'attività fisica. Anche se oggi le nostre conversazioni si svolgono prevalentemente al telefono, l'istinto di muoversi può essere rimasto come una traccia di quell'antico adattamento.
La dimensione sociale
Infine, camminare durante una telefonata può anche essere una forma di linguaggio del corpo inconscio. Quando siamo impegnati in una conversazione faccia a faccia, il nostro corpo reagisce con gesti, espressioni e movimenti. Al telefono, la mancanza di contatto visivo porta il nostro cervello a compensare questa assenza attraverso il movimento fisico, come camminare.
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