Le formiche sanno prevedere l'arrivo del maltempo, è scientificamente provato: ecco come fanno

Le formiche, da secoli oggetto di curiosità e di osservazione, non smettono mai di stupire per la loro incredibile capacità di adattamento e organizzazione sociale. Una delle peculiarità meno conosciute di questi minuscoli insetti è la loro presunta abilità di prevedere l'arrivo del maltempo. Anche se può sembrare il frutto della saggezza popolare, diversi studi scientifici hanno esaminato questo fenomeno, confermando che, in effetti, le formiche possiedono comportamenti legati alle variazioni climatiche.

Come funzionano i sensi delle formiche

Le formiche sono dotate di un sistema sensoriale altamente sviluppato che consente loro di percepire i cambiamenti nell'ambiente circostante. I recettori presenti sulle loro antenne permettono loro di rilevare variazioni minime di temperatura, umidità e pressione atmosferica. Questi segnali possono essere interpretati come anticipatori di cambiamenti meteorologici. Un aspetto interessante è che le formiche, attraverso le loro antenne, possono captare cambiamenti nei livelli di umidità con estrema precisione, anticipando piogge imminenti.

Il comportamento pre-tempesta

Un articolo pubblicato su una rivista di entomologia ha evidenziato come alcune specie di formiche, in particolare quelle appartenenti al genere Formica, modificano le loro abitudini di raccolta di cibo e di movimento quando avvertono un'imminente variazione meteorologica. In previsione della pioggia o di una tempesta, le formiche accelerano le loro attività di raccolta e trasporto di cibo, sigillano le aperture dei nidi e rafforzano la struttura interna delle loro colonie. Questo comportamento è un esempio straordinario di adattamento che migliora le loro possibilità di sopravvivenza durante condizioni avverse. Una prova concreta di quanto affermato arriva dalla Spagna - Catalogna per la precisione - dove un utente di X ha fotografato questo a inizio settimana:

Un utente spagnolo di X ha fotografato questo: è evidente che le formiche si stessero preparando per l'arrivo di una forte ondata di maltempo
Un utente spagnolo di X ha fotografato questo: è evidente che le formiche si stessero preparando per l'arrivo di una forte ondata di maltempo

Gli scienziati ipotizzano che questi comportamenti siano regolati da una combinazione di stimoli esterni e da una sorta di "memoria collettiva" che guida le azioni di tutta la colonia. Le formiche lavorano in sinergia, comunicando tra loro attraverso segnali chimici (feromoni) e vibrazioni, aumentando l’efficacia della risposta collettiva al cambiamento climatico.

Studi e prove scientifiche

Una ricerca condotta dall'Università di Würzburg in Germania ha fornito prove concrete sull'abilità delle formiche di reagire ai cambiamenti climatici. Gli esperimenti hanno dimostrato che le formiche sono in grado di percepire le variazioni di pressione atmosferica e agire di conseguenza. In particolare, durante i periodi di alta pressione (spesso associata al bel tempo), le colonie tendono a comportarsi normalmente. Tuttavia, quando la pressione atmosferica cala bruscamente – un segnale tipico dell'arrivo di una perturbazione – le formiche reagiscono rapidamente, intensificando le loro attività di preparazione e riducendo le uscite dai nidi.

In un altro studio condotto da un team giapponese, gli scienziati hanno osservato che alcune specie di formiche riducono significativamente le loro interazioni esterne con l'ambiente durante i periodi di alta umidità, un fenomeno strettamente legato all'imminenza della pioggia. Questo comportamento è stato attribuito alla capacità delle formiche di percepire variazioni elettromagnetiche associate a temporali in arrivo.

Le implicazioni per l’ecosistema

Questa capacità previsionale delle formiche ha importanti implicazioni per l'ecosistema. Poiché le formiche sono fondamentali per la decomposizione e l'aerazione del suolo, la loro attività ha un impatto sulla salute dell’ambiente circostante. La capacità di prepararsi per il maltempo permette loro di mantenere la continuità delle loro funzioni ecologiche, garantendo che il loro ruolo nell'ecosistema rimanga costante anche durante le avversità meteorologiche.

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