Molte persone associano i supercibi a un’alimentazione sana, ritenendo che il loro consumo regolare sia sempre benefico. Tuttavia, alcuni nutrizionisti, come Rhiannon Lambert, autrice di The Science of Nutrition, sfatano questo mito, sottolineando che alcuni di questi alimenti, se non consumati con moderazione, possono rivelarsi meno salutari di quanto si creda. Un esempio emblematico è l’avocado, spesso celebrato come simbolo di una dieta equilibrata.
L’illusione dell’avocado
L’avocado è ricco di fibre e grassi insaturi, noti per ridurre il colesterolo cattivo e prevenire l’accumulo di placca nelle arterie. Tuttavia, un singolo frutto può contenere fino a 20 grammi di grassi e circa 250 calorie, paragonabili a quelle di una barretta di cioccolato. Lambert avverte che, sebbene questi grassi siano salutari, il consumo eccessivo può portare a un apporto calorico esagerato, contribuendo al potenziale aumento di peso. “I grassi sono essenziali, ma l'eccessiva assunzione calorica può diventare controproducente”, spiega.
Granola: il nemico nascosto
Un altro alimento percepito come sano è la granola, spesso pubblicizzata come un’opzione nutriente per la colazione. Tuttavia, molte versioni commerciali sono ricche di zuccheri e oli aggiunti per migliorarne il sapore. Alcune marche di granola possono contenere fino a 8,4 grammi di zucchero in una porzione da 50 grammi, l’equivalente di una ciambella con crema e marmellata. Questo apporto zuccherino può causare picchi glicemici seguiti da bruschi cali di energia, lasciando una sensazione di fame poco dopo la colazione.
Lambert consiglia di optare per granola a basso contenuto di zucchero o, meglio ancora, di prepararla in casa con ingredienti controllati. Aggiungere proteine, come yogurt naturale, e grassi sani, come noci o semi, può contribuire a mantenere stabili i livelli di zucchero nel sangue.
Altri supercibi “insospettabili” da consumare con moderazione
Non solo avocado e granola meritano attenzione. Ci sono altri supercibi comunemente considerati salutari, ma che possono nascondere insidie:
- Olio di cocco: spesso acclamato per i suoi benefici per la salute, è comunque ricco di grassi saturi. Sebbene possa essere utile per cucinare in modo occasionale, l’uso regolare e in eccesso può contribuire a un aumento del colesterolo LDL.
- Latte vegetale: molte bevande vegetali, come il latte di mandorle o di soia, possono essere addizionate di zuccheri e additivi. La scelta di varianti non zuccherate è fondamentale per mantenere una dieta bilanciata.
- Veggie chips: considerate un’alternativa più salutare alle patatine fritte, queste chips possono contenere elevate quantità di oli e sale. È importante leggere le etichette e controllare la lista degli ingredienti per evitare snack con alti livelli di grassi e sodio.
- Burger vegetali: anche se etichettati come “sani” e “vegan”, molti burger vegetali confezionati contengono ingredienti trasformati, oli raffinati e alti livelli di sodio. Gli esperti raccomandano di preparare versioni casalinghe a base di legumi e verdure fresche per un pasto più genuino.
- Insalate condite: un’insalata Caesar, ad esempio, può sembrare un’opzione leggera, ma il condimento ricco di maionese, formaggio e crostini fritti può trasformarla in un piatto molto calorico.
Consumare con moderazione
L’idea di “supercibo” può indurre molte persone a esagerare con il consumo, pensando che non vi siano rischi. Tuttavia, anche gli alimenti più nutrienti devono essere consumati con attenzione e nell’ambito di una dieta variegata ed equilibrata. Lambert e altri nutrizionisti suggeriscono di non lasciarsi ingannare dalle etichette e di prestare attenzione alla qualità e alla quantità degli alimenti scelti. Un approccio consapevole e informato è la chiave per trarre il massimo beneficio da ciò che si porta in tavola, evitando sorprese spiacevoli per la salute.
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